Indian – La grande sfida, racconta la storia vera di Burt
Munro (interpretato da un ottimo Anthony Hopkins), un settantaduenne
neozelandese impegnato a realizzare un sogno lungo venticinque anni: battere il
record mondiale sulla sua motocicletta Indian Scout nelle saline di Bonneville,
Utah, nel 1963. Munro ricostruisce e modifica
la sua vecchia moto, progettata nel 1920 per non superare i 60 km/h,
raccoglie i fondi risparmiati, ipoteca la sua casa per finanziarsi il viaggio
dalla Nuova Zelanda agli Stati Uniti.
Burt Munro nacque nel 1899 a Invercargill, una città nel sud ovest della Nuova Zelanda.
Nel 1915 acquistò una motocicletta che affiancò nel 1919 ad un sidecar.
Quest'ultima, privata del sidecar, venne utilizzata da Burt per i primi tentativi di record di velocità.
Nel 1920 acquistò la sua famosa Indian Scout che raggiungeva una velocità massima pari a circa 80 km/h.
Nel 1940 fissò un record di velocità neozelandese alla media di 194,4 km/h. Per diversi anni partecipò a moltissime gare in Australia e Nuova Zelanda fino al 1941 anno in cui non poté usare la motocicletta per quasi un anno a causa di un grave incidente nel quale sbatté violentemente la testa e si procurò un'emorragia cerebrale.
Il sogno di Munro era quello di gareggiare sul lago salato di Bonneville Speedway e negli anni '60, raccolti i fondi grazie anche ad amici ed appassionati, riuscì nell'opera.
Dopo svariati tentativi, guasti meccanici e gravi cadute riuscì a stabilire tre record omologati dall'A.M.A. (American Motorcyclist Association). Nel 1967, con il motore portato a 950 cm³ ottenne il record di classe (cilindrata inferiore a 1000 cm³) alla velocità di 295,5 km/h, e durante le qualifiche fu cronometrato a 305,9 km/h, la velocità ufficiale più alta mai registrata con una Indian.
Burt perse la licenza per correre nel 1975 a causa dei suoi problemi fisici e cardiaci e da allora in poi partecipò solo a gare clandestine. Morì nel 1978 all'età di 79 anni.
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