Hurray For The
Riff Raff - Small Town Heroes
Alynda
Lee Segarra portoricana
e cresciuta nel Bronx, adolescente frequenta
i giri punk del Lower east side entrando nel collettivo
femminista delle Bikini Kill.
Poi a diciassette anni se
ne va di casa e parte alla scoperta dell’America, da sola, saltando sui
treni, come detta la vecchia tradizione.
Si unisce ad un gruppo di
musicisti itineranti, la Dead Man Street
Orchestra, con cui canta, suona il banjo e con loro viaggia e suona nelle
strade delle città che incontra.
Finisce a New Orleans e lì
si adopera per un nuovo progetto stringendo alleanza con il violinista transessuale
Yosi Pearlstein (“Siamo una band omosessuale. Anzi, è ancora più complicato di
così”) e con altri musicisti si mette a
suonare dal vivo scegliendo come nome della band Hurray for The Riff Raff che tradotto
suona come ”Viva la feccia, gli emarginati, la ciurmaglia”.
Dal 2007 allineano una
consistente discografia, fino ad arrivare a Small Town Heroes dedica a New Orleans, una grande città con
le caratteristiche di un piccolo paese.
Il nuovo album costituisce
una re-immaginazione femminista della canzone di protesta folk e della musica
da strada americana perché l’idea di Alynda e dei suoi è di utilizzare i
diversi linguaggi del country, non per riproporre, in modo più o meno fedele
all’originale ma come punto da cui partire per una profonda revisione dell’attualità.
Il titolo fa capire quale sia l'universo di
Alynda che racconta di un'America marginale e periferica con l'occhio di una ragazza
che canta con la persuasione di una vecchia folk-singer un mondo che non è mai
come lo si vorrebbe.
Pregiudizi, barriere,
razzismi, vengono combattuti con la musica, impegnata in difesa dei
diritti degli omosessuali, attingendo da una parte alle teorie femministe e a
dall'altra ad un patrimonio di musica tradizionale che vede cantanti come
Billie Holiday, Bessie Smith, Nina Simone accasarsi con Bob Dylan, Townes Van
Zandt, Woody Guthrie.
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