Alabama Monroe
“The Broken Circle Breakdown”
Alabama Monroe si apre con le immagini di una band che esegue una versione bluegrass di “Will the
Circle be unbroken”, classico del country americano.
Il brano scritto agli inizi del ‘900, interroga sulla
relazione circolare tra vita e morte, un riferimento esplicito non solo al
titolo originale del film ma anche al dissidio tra fede e ragione che
attraversa questo piccolo racconto di sofferenza famigliare.
Quando lo scenario si allarga, il paesaggio non è certo il
Kentucky di Bill Monroe, ma il capoluogo delle Fiandre Orientali.
Una sovrapposizione solo apparentemente bizzarra che in
realtà da una parte recupera, quasi idealmente, le radici europee di un genere
apolide e dall’altra documenta la notevole esplosione di formazioni bluegrass
Europee che ha visto il Belgio come importante centro produttivo degli ultimi
anni.
Adattamento teatrale scritto dallo stesso Johan Heidenbergh
insieme a Mieke Dobbels, “The Broken Circle Breakdown” mette al centro la
passione di Didier per la musica e la mitologia country, il suo eroe è Bill
Monroe, figura seminale nello sviluppo del Bluegrass, dal quale cerca di
desumere tono, impostazione e in parte anche stile di vita.
Quando il solitario musicista conoscerà la tatuatrice Elise,
tra i due nascerà un’istantanea storia d’amore tenuta insieme dalla relazione
con la musica, ragione di vita per Didier ed espressione del tutto istintiva
per Elise.
Dal loro matrimonio nascerà Maybelle, in onore di Maybelle Carter,
nota interprete country e voce di una delle versioni più conosciute di “Will
the Circle be unbroken”. Durante la prima infanzia a Maybelle sarà
diagnosticato un tumore, un evento che costringerà la coppia ad affrontare una lunga battaglia dove il cerchio perfetto della
famiglia rischierà di spezzarsi.
Il film che preferisco.di sempre,da sempre
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