La pornografia può avere
un valore politico e sociale? Si può pensare una pornografia diversa da quella
da uomini per uomini, basata su ruoli e corpi nettamente definiti e
sull’immagine della donna unicamente come strumento del piacere maschile? Una
pornografia rivolta al desiderio e al piacere di tutt*? La risposta è sì.
A partire da Annie Sprinkle, attrice e regista anticipatrice del post-porno,
arrivando ai casi più recenti nell’era di internet, in cui la pornografia
diventa l’unico strumento di educazione sessuale accessibile a tutt* fin da età
molto precoci – Valentine aka Fluida Wolf ci racconta di come la
post-pornografia metta in discussione e combatta l’immaginario sessuale del
porno mainstream, accogliendo la diversità dei corpi, delle pratiche, dei
desideri.
Il postporno rende visibili corpi e pratiche normalmente esclusi dal porno convenzionale, per rivendicare il diritto di tutt* al piacere e dimostrare come la pornografia possa essere uno strumento: di espressione artistica, esplorazione e liberazione.
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