Glenn Jones - In my garden state
Glenn Jones, storico membro e fondatore dei Cul De Sac, formazione post rock di culto e di grande talento, si proclama da sempre discepolo e adepto della "Scuola di Takoma".
Il riferimento è naturalmente a John Fahey, maestro indiscusso di autentico folk-blues e fingerpicking che a Takoma Park, Maryland (sobborgo di Washington DC) ebbe i natali e al paese natio intitolò la propria, gloriosa, etichetta discografica (la Takoma Records, appunto).
Glenn Jones anche nella sua carriera solista continua a cercare un preciso contatto, musicale e spirituale col suo maestro, lui che insieme ai Cul De Sac aveva collaborato con lo stesso Fahey per il meraviglioso e sperimentale The epiphany of Glenn Jones.
“My garden state”, ultima fatica del nostro, si muove totalmente sulla scia dell’American Primitive, quel suono primitivo, assolutamente puro; una miscela di blues, country rurale, fingerpicking di chitarra e banjo.
Si percepisce che quella di Glenn Jones non è semplice imitazione di un modello ma un vero e proprio culto, portato avanti con passione e soprattutto con schietta onestà.
Il disco suona cristallino, la chitarra acustica è sfruttata in tutto il suo registro armonico, ogni minimo particolare sonoro viene registrato e valorizzato.
Un disco, insomma, minimale e allo stesso tempo pieno di suono; pacato e allo stesso tempo assai dolente (in pieno stile folk-blues).
I dieci pezzi di cui si compone My Garden State riescono a fondere, l’approccio sperimentale, con le più autentiche radici dell’America rurale, ma senza le smielate mollezze di mille altre formazioni neo/indie-folk: niente moda, niente revivalismo d’accatto, solo una chitarra (in accordatura aperta) e un chitarrista seduto in veranda a suonare blues al tramonto.