Charlie Patton
Nacque il 1° maggio 1891 vicino Bolton, nella campagna
collinosa tra Jackson e Vicksburg.
Nel 1905 tutta la famiglia si trasferisce nell’enorme
piantagione di Dockery, nel Delta, dove alla fine degli anni 20 il padre riuscì
ad acquistare alcuni acri di terreno, così da poter aprire una propria
attività.
Charley avrebbe potuto aiutare suo padre nello sviluppare
questo progetto, ma avrebbe significato per lui accettare quello status quo che
non era possibile togliersi di dosso nel Delta, cioè di appartenere ad una
casta sociale inferiore in quanto nero, indipendentemente dalle proprie
capacità. Charley voleva sentirsi un uomo libero, più libero di suo padre.
Cercando la libertà, Patton decise di diventare un musicista errante.
Cercando la libertà, Patton decise di diventare un musicista errante.
Il raggio dei suoi
viaggi non conosceva fine, dalla Georgia al Texas, da New Orleans attraverso
Memphis, S.Louis fino ad arrivare alla lontana Chicago.
Riuscì ad accumulare una discreta fortuna, si sposò almeno 8
volte, sempre circondato da ragazze e condusse una vita generalmente adagiata.
Patton era noto per le sue qualità di intrattenitore.
Patton era noto per le sue qualità di intrattenitore.
Le sue performance erano molto vivaci, non era raro difatti
che suonasse la chitarra in ginocchia, o dietro la schiena e a volte, girava la
chitarra e usava il retro di essa come tamburo, suonava inoltre in modo molto
forte ed era di grande effetto nelle esibizioni dal vivo.
Riusciva a riempire tutti i locali in cui suonasse e la sua irrequietezza lo indusse a essere gettato fuori di più di una piantagione semplicemente perché i lavoratori avrebbero lasciato incustodite le colture per ascoltarlo mentre suonava.
Riusciva a riempire tutti i locali in cui suonasse e la sua irrequietezza lo indusse a essere gettato fuori di più di una piantagione semplicemente perché i lavoratori avrebbero lasciato incustodite le colture per ascoltarlo mentre suonava.
Ha incarnato la prima immagine del musicista dannato e
maledetto: finì più volte in carcere, libertino, cafone, facile da provocare,
in grado di mangiare massicce quantità di cibo e ingurgitare liquori.
Patton incominciò a registrare solo nel 1929 (attività che terminò nel '34) anche se la sua attività incominciò, come abbiamo visto molto prima.
Patton incominciò a registrare solo nel 1929 (attività che terminò nel '34) anche se la sua attività incominciò, come abbiamo visto molto prima.
Nel luglio del '29 la Paramount rilasciò il brano Pony
Blues, che ottenne uno straordinario successo.
Nonostante fosse di corporatura minuta aveva un'incredibile estensione vocale.
Nonostante fosse di corporatura minuta aveva un'incredibile estensione vocale.
La sua voce roca, corrosa dalle sigarette, inzuppata nel
whisky, conferiva alle ballate una drammaticità unica nel suo genere.
Ma andò oltre gli usuali temi blues delle relazioni d’amore
e dei viaggi, infatti cantava anche di eventi dei quali era stato testimone o a
cui
aveva partecipato.
Nelle sue canzoni egli trattava la sua vita e le sue
osservazioni come notizie, credendo che sarebbero state considerate
interessanti dagli altri: arresti di amici, omicidi all’interno di locali
notturni, incidenti ferroviari, le inondazioni del Mississippi, fatti di tutti
giorni che si svolgevano all’interno delle piantagioni, relazioni clandestine
con donne di altri, tutto questo era materiale per le canzoni di Charley Patton.
La vità dissennata minò ancora di più il cuore già malato che
si spense nel '34 ad Indianola, Mississippi.
Senza dubbio, il padre del Delta Blues.
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