martedì 3 agosto 2021

Pale Flower - Masahiro Shinoda (1964)

 


Maruki (Ryô Ikebe), un gangster yakuza consumato, esce di prigione dopo una lunga condanna per omicidio. Ributtatosi nel gioco, sua vecchia passione, incontra la giovane e avvenente Saeko (Mariko Kaga), giocatrice spericolata e indipendente. La donna, affascinata dal silenzioso e affascinante malavitoso, lo convince a lasciarla entrare in un giro di scommesse ancora più pericoloso ed esclusivo. Nel frattempo, il mondo della criminalità organizzata è in subbuglio, e le alleanze per cui Maruki ha affrontato la prigione sembrano non valere più molto. 

Sconfitto e amareggiato, l’elegante criminale si offre volontario per una nuova missione ad alto profilo, che non può che condurlo nuovamente in prigione: uccidere all’arma bianca il boss della gang rivale. Ma le motivazioni che lo spingono sono più personali che professionali; facendo assistere Saeko allo spettacolo di un omicidio, Maruki spera di strappare la giovane donna alla sua nascente ossessione per una forma di intrattenimento ancora più autodistruttiva del gioco d'azzardo: l'eroina.

Un gioiello di virtuosismi stilistici, Kawaita hana è uno sguardo nichilistico al sottobosco della criminalità metropolitana, i cui i personaggi si muovono con pesantezza, portandosi dietro il loro bagaglio di stanchezza e disperazione interiore che trasuda sullo schermo, filtrata solo dal fumo delle bianche sigarette e mitigata dai costumi elegantissimi ed impeccabili. Ryô Ikebe è perfetto nel ruolo del gangster imbronciato e cool, e la sua controparte femminile Mariko Kaga si distingue per la fragilità del suo glamour francesizzante. Bellissima la fotografia di Masao Kosugi, spesso inchiostrata di neri impenetrabili, a tratti illuminata da bagliori quasi accecanti, corredata da un uso mesmerizzante dello slow motion, quasi ad anticipare le prodezze di Wong Kar-Wai. 

Memorabile l'uso della musica di Purcell durante la scena dell'omicidio, quasi a sublimare la corporalità cruda delle immagini. Ostacolato dalla censura all'epoca della sua uscita, il fiore appassito di Masahiro Shinoda è un film che da riscoprire assolutamente, e che va collocato fra i grandi capolavori del suo decennio.


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