Tom Horn è stato sicuramente una figura emblematica degli ultimi violenti anni della Frontiera. Era nato a Memphis, nel Missouri, il 21 Novembre del 1860. Il padre coltivava la terra e voleva fare di Tom un buon agricoltore americano, ma il ragazzo imparò piuttosto bene a maneggiare le armi e dimostrò un’ottima mira col fucile. Dopo i litigi continui col padre abbandonò la sua casa per intraprendere, adolescente, una vita avventurosa ed errabonda nel West. Iniziò giovanissimo a lavorare per le ferrovie facendo il sorvegliante, poi a 17 anni fu reclutato dall’esercito come scout, buon conoscitore com’era degli Apache Chiricahua di cui aveva appreso il gergo. Esploratore, bounty-killer, agente investigativo per la nota Pinkerton Detective Agency, reduce delle guerre Apache, viaggiatore e cercatore d’oro.
L'opera di William Wiard, datata 1980 è un western crepuscolare che si è guadagnato con il tempo una notevole popolarità, nonostante sia rimasto per troppi anni sconosciuto alla maggior parte del pubblico. Un film che porta sul grande schermo un personaggio, interpretato ottimamente da un McQueen quì alla sua penultima prestazione. Il protagonista di Getaway e Papillon veniva da un periodo di stallo dovuto a una lunga fase di abuso d’alcol e droghe, che lo aveva portato ad allontanare chi gli stava intorno e infine a entrare in una spirale di depressione e auto-alienazione.
Quando iniziò le riprese di Tom Horn, sapeva già che stava morendo. Nel 1979, infatti, gli fu diagnosticato un tumore della pleura associato tendenzialmente all’esposizione all’amianto. Sarà forse per questo che ogni primo piano del volto, solcato da profondi segni e rughe non dettate dall’età ma dal vissuto dell’attore, ogni smorfia e sorriso, sembra segnato da malinconica consapevolezza.
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