Un passaggio. Una trasformazione. Quella di Diane Arbus da madre di
famiglia&moglie in artista. Fotografa, per la precisione. Nell'America
degli anni Cinquanta, l'autonomia della donna è ancora molto limitata. Sono i
ruoli che la società le impone ad avere importanza. Diane, infatti, aiuta il
marito (fotografo) nella sua attività. Cambia i rullini, veste le modelle,
sistema le macchine fotografiche. Figlia di genitori ricchi, Diane ha messo da
parte interessi e progetti per badare ai propri figli e assistere il marito nel
suo lavoro.
La fotografia è ancora finzione, commercio, falsificazione della realtà a
scopi commerciali. La fotografia è pubblicità. Quella delle pellicce della
famiglia di Diane.
La svolta narrativa arriva quando nel palazzo dove vive viene ad abitare un
nuovo inquilino. Mobili strani e misteriosi portati su per le scale, lo sguardo
di Diane che li segue e poi un uomo mascherato. Mistero che attrae, la donna
inizia a interessarsi al nuovo venuto. L'unico contatto fino adesso è stato
visivo, Diane su un balcone e l'uomo mascherato per strada. I loro occhi si
sono incontrati.La musica che arriva dal condotto dell'aria, una matassa di
peli nelle tubature, tutto questo porta Diane a prendere coraggio, tirare fuori
la vecchia macchina fotografica e salire dall'uomo per scoprire chi egli sia.
La conoscenza di Lionel aprirà a Diane tutto un nuovo mondo. Un'apertura
verso pulsioni e piaceri oscuri, uomini e donne deformi, nani e travestiti,
un'umanità costretta a nascondersi dal cosiddetto mondo normale. Lo stesso
Lionel è un freak, colpito da una strana malattia.Tra i due nascerà un'amicizia
che poi sfocerà nell'amore, un legame capace di rimettere in discussione tutte
le certezze della donna e a spingerla a trasformarsi in una fotografa che
attraverso il suo mezzo espressivo riuscirà a dare nuova luce e direzione alla
propria vita.
Un passaggio, una trasformazione. La fotografia diventa ricerca,
provocazione, rottura degli schemi.
Un passaggio. Una trasformazione. Quella di Diane Arbus da madre di
famiglia&moglie in artista. Fotografa, per la precisione. Nell'America
degli anni Cinquanta, l'autonomia della donna è ancora molto limitata. Sono i
ruoli che la società le impone ad avere importanza. Diane, infatti, aiuta il
marito (fotografo) nella sua attività. Cambia i rullini, veste le modelle,
sistema le macchine fotografiche. Figlia di genitori ricchi, Diane ha messo da
parte interessi e progetti per badare ai propri figli e assistere il marito nel
suo lavoro.
La fotografia è ancora finzione, commercio, falsificazione della realtà a
scopi commerciali. La fotografia è pubblicità. Quella delle pellicce della
famiglia di Diane.
La svolta narrativa arriva quando nel palazzo dove vive viene ad abitare un
nuovo inquilino. Mobili strani e misteriosi portati su per le scale, lo sguardo
di Diane che li segue e poi un uomo mascherato. Mistero che attrae, la donna
inizia a interessarsi al nuovo venuto. L'unico contatto fino adesso è stato
visivo, Diane su un balcone e l'uomo mascherato per strada. I loro occhi si
sono incontrati.La musica che arriva dal condotto dell'aria, una matassa di
peli nelle tubature, tutto questo porta Diane a prendere coraggio, tirare fuori
la vecchia macchina fotografica e salire dall'uomo per scoprire chi egli sia.
La conoscenza di Lionel aprirà a Diane tutto un nuovo mondo. Un'apertura
verso pulsioni e piaceri oscuri, uomini e donne deformi, nani e travestiti,
un'umanità costretta a nascondersi dal cosiddetto mondo normale. Lo stesso
Lionel è un freak, colpito da una strana malattia.Tra i due nascerà un'amicizia
che poi sfocerà nell'amore, un legame capace di rimettere in discussione tutte
le certezze della donna e a spingerla a trasformarsi in una fotografa che
attraverso il suo mezzo espressivo riuscirà a dare nuova luce e direzione alla
propria vita.
Un passaggio, una trasformazione. La fotografia diventa ricerca,
provocazione, rottura degli schemi.