Sibylle Baier – Colour Green
Il disco nasce in maniera quasi casuale, come appendice di un lungo viaggio da Strasburgo a Genova che Sibylle compie assieme alla compagna ed amica Claudine. Una volta tornata in patria, probabilmente ispirata dalle meraviglie naturali ed umane incontrate durante il tragitto, la Baier decide di riversare queste emozioni all’interno di una canzone e “Remember The Day” sarà il brano che diventerà poi il fulcro attorno al quale si svilupperanno le altre tredici canzoni.
Ma queste canzoni hanno dovuto aspettare fino al 2006 prima di vedere la luce.
Solo a trent'anni di distanza infatti, il figlio Robby decide di rispolverare quelle perle materne e mette assieme un gioiello che la casa discografica Orange Twin non tarderà a pubblicare.
L'intimità delle tracce del disco è adorabile e l'accompagnamento è tanto scarno quanto affascinante. La voce si muove spontaneamente cullata dalle sei corde in modo impeccabile e si rimane stupefatti ascoltando la perfezione di questi pezzi. Non vengono registrate per un motivo specifico. Queste canzoni sono il risultato di una necessità e la voce diventa il mezzo per liberare attraverso il suono le impressioni, i sentimenti e i fantasmi. Basta ascoltare "Forget About" per rimanere impressionati dalla perfetta essenzialità della composizione e dalla bellezza della voce che danzando delicatamente ci trasporta lontano. Il brano di apertura "Tonight" ha tutto il fascino dell'intimità domestica, "I Lost Something In The Hills" invece è probabilmente la canzone più introspettiva del disco e ci possiamo immergere in un testo ricco di spunti autobiografici e psicologici che ci permettono di fotografare nella nostra mente la delicata figura dell'autrice.
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