Henry Thomas
Figlio di genitori ex-schiavi e quindi rimasti incastrati nel meccanismo semifeudale dell’economia del cotone texana, durante l’adolescenza scappò di casa diventando un hobo, che con la chitarra in spalla, viaggiò in lungo e in largo a piedi, o sui treni merci, per il Texas fino ad arrivare a Chicago.
Il tema ricorrente nelle canzoni di Henry Thomas è infatti il viaggio; per un nero intrappolato nella schiavitù economica della mezzadria, con ben poche possibilità di rompere quei vincoli, viaggiare costituiva di per sé un’affermazione d’indipendenza ed emancipazione, un simbolo di libertà.
Musicista autodidatta, autore di molte sue canzoni e preparato a esibirsi di fronte a qualsiasi tipo di pubblico, si accompagnava nel canto con la chitarra e con il flauto di pan (Quills).
Il flauto di pan era direttamente derivato da strumenti africani ed era abbastanza comune nelle regioni di Louisiana, Texas e Mississippi a cavallo del secolo.
Era un songster , un interprete di temi popolari e di canzoni passate di moda, in grado di eseguire un vasto repertorio musicale: spiritual, country reels, canti di lavoro e religiosi, canzoni tratte dalla tradizione dei minstrel show.
Fu a Chicago che tra il 1927 e il 1929 dove registrò ventitre brani con l’etichetta Vocalion.
Dopo quelle registrazioni, di Henry Thomas non si è saputo più nulla.
Probabilmente riprese la sua vita vagabonda per il sud degli States.
"Ragtime Texas era un omone che saltava sempre sul treno a Gladewater o a Mineola o da quelle parti. Io lo portavo sempre, salvo quando era troppo sporco. Era un vero hobo, ma io lo portavo quasi sempre"
"All'arrivo del treno, ci vediamo in stazione all'arrivo del treno, magari sarò cieco e non potrò vedere, ci vediamo in stazione all'arrivo del treno"