martedì 19 dicembre 2017

The Squirrel Machine





"È un tentativo di raccontare la condizione umana dal mio punto di vista. Sono cosciente che probabilmente non sia una visione che la maggior parte delle persone condivida ma penso che sia un libro che parla di empatia verso i tipi strani e disadattati come il sottoscritto, persone che vivono ai margini della società."


The Squirrel Machine, è una graphic novel pubblicata negli Stati Uniti nel 2008 da Fantagraphics Books. L’autore Hans Rickheit è un fumettista americano del Massachusetts e questa è la prima volta che viene pubblicato in Italia.

 


La trama è ambientata in un paesino del New England e narra le vicende di due piccoli fratelli, William e Edmund Torpor. I due sono macabri e creativi costruttori di spaventose e raccapriccianti macchine composte da carne e materiali solidi.

Il risultato raggiunto dalla creatività dell’autore è qualcosa di unico. In The Squirrel Machine c’è un grosso richiamo alle opere di David Cronenberg, che hanno spesso come tema narrativo la trasformazione. Questo processo artistico dona al fumetto la capacità illusoria di far credere che tutto possa succedere, pagina dopo pagina il lettore verrà stupito e ammaliato.

 


The Squirrel Machine è un incubo, una visione ultra-logica del processo artistico che trasforma il concetto in materia. Rickheit è un giostraio e decide lui quando finisce la corsa. Nelle pagine del fumetto tutto è concesso, il lettore viene denudato e privato dei preconcetti e dalle convinzioni personali, l’autore è il giocoliere di questa serata e non potrete staccare gli occhi dalle sue attrazioni per quanto possano essere sbagliate.

  
"L’arte è pericolosa. O dovrebbe esserlo. Il suo scopo non è quello di tranquillizzare.
Quando ero più giovane con degli amici mi intrufolavo in palazzi abbandonati. Non per rubare ma per dare un’occhiata. In realtà quei palazzi non erano così interessanti e nei miei fumetti metto le cose che mi sarebbe piaciuto trovare all’epoca. C’è sempre del pericolo quando si va in un posto da intrusi."


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