domenica 21 aprile 2013



La morte corre sul fiume (1955)


La morte corre sul fiume è un film del 1955, prima ed unica opera cinematografica realizzata dall’attore Charles Laughton come regista.
Tratto dal romanzo The Night of the Hunter  di David Grubb è stato girato in poco più di un mese.
Siamo nel sud degli Stati Uniti negli anni trenta. Il finto reverendo Harry Powell, fondamentalista cristiano schizofrenico e maniaco, attraversa l’America lasciandosi dietro una scia di donne uccise. Per impadronirsi di diecimila dollari nascosti da un ex compagno di cella giustiziato, il folle sposa la vedova dell’uomo e cerca di estorcere ai due figli informazioni inerenti al nascondiglio del malloppo. Ma i piccoli hanno giurato al padre che non avrebbero mai parlato, e iniziano così una fuga lungo il fiume Ohio in cerca di aiuto, col reverendo alle calcagna.
La morte corre sul fiume è una delle più belle favole nere mai raccontate al cinema, irreale e allo stesso tempo radicata nella realtà.
La splendida fotografia in bianco e nero di Cortez, è incredibilmente efficace nel descrivere il terrore, la tensione, l’angoscia nello spettatore, mischiando elementi tipici dell’espressionismo tedesco, del surrealismo e derivazioni del teatro cinese delle ombre.
E’ un omaggio all’infanzia, la triste constatazione dell’età della purezza macchiata dai pesanti fardelli della violenza e del male da parte degli adulti.
Atto d'accusa contro il fanatismo nella religione cristiana, il puritanesimo e i falsi profeti.
L’interpretazione di Robert Mitchum è certamente una delle migliori in assoluto della storia del cinema, rende il personaggio del pastore davvero diabolico, senza scrupoli morali di alcun tipo, assassino della peggior risma, una vera e propria impersonificazione del Demonio.
Sette anni dopo nel Il promontorio della paura, si calerà in un personaggio molto simile.









"Ah, Signore, sono stanco: alle volte ho paura che tu non mi capisca. Non ti importa se uccido, vero? La Bibbia è piena di uccisioni, ma ci sono cose che tu odi, Signore: la corruzione, la lascivia, la gente profumata che s'inebria nel peccato..."



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