lunedì 13 giugno 2016

Walker Evans





Divenuto celebre per aver immortalato gli Stati Uniti della crisi economica degli anni trenta, Walker Evans ha influenzato con le sue immagini il modo di fotografare di diverse generazioni di fotografi, da Robert Frank a Henry Callahan a Luigi Ghirri, fino ad arrivare alle basi della corrente neorealista italiana.



Una fotografia, la sua, capace di impressionare per la semplicità ed efficacia nella descrizione di luoghi e persone e che lo ha portato ad essere definito pioniere della  straight photography”.


 
I suoi scatti, infatti, prevalentemente in bianco e nero e con uno stile documentaristico austero e distaccato, hanno saputo rappresentare brani di quotidianità – persone, paesaggi, edifici, oggetti – casuali e volutamente impersonali, divenuti simboli del mondo da cui sono tratti e della cultura americana degli anni del New Deal. Uno degli aspetti che rendono grande Walker Evans è la sua capacità di donare alla realtà ritratta, umile e schietta, non solo bellezza ma anche, e soprattutto, dignità.


La mostra WALKER EVANS arriva in Italia, al Palazzo Magnani di Reggio Emilia, dopo le tappe europee di Arles e Bruxelles.  Presenta il lavoro foto-redazionale sviluppato da Evans su numerose riviste americane a partire dal 1929.


La mostra  propone una selezione di fotografie  provenienti da collezioni pubbliche e private italiane – che hanno ispirato il linguaggio poetico di numerosi fotografi dell’immediato dopoguerra come Gabriele Basilico, Olivo Barbieri, Guido Guidi, Luigi Ghirri ed invita ad un’ampia riflessione sul concetto di “strade, viaggi, confini” dentro al racconto fotografico.






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