mercoledì 10 dicembre 2014



Alabama Monroe
“The Broken Circle Breakdown”
 

Alabama Monroe si apre con le immagini di una band che  esegue una versione bluegrass di “Will the Circle be unbroken”, classico del country americano.
Il brano scritto agli inizi del ‘900, interroga sulla relazione circolare tra vita e morte, un riferimento esplicito non solo al titolo originale del film ma anche al dissidio tra fede e ragione che attraversa questo piccolo racconto di sofferenza famigliare.
Quando lo scenario si allarga, il paesaggio non è certo il Kentucky di Bill Monroe, ma il capoluogo delle Fiandre Orientali.
Una sovrapposizione solo apparentemente bizzarra che in realtà da una parte recupera, quasi idealmente, le radici europee di un genere apolide e dall’altra documenta la notevole esplosione di formazioni bluegrass Europee che ha visto il Belgio come importante centro produttivo degli ultimi anni.


Adattamento teatrale scritto dallo stesso Johan Heidenbergh insieme a Mieke Dobbels, “The Broken Circle Breakdown” mette al centro la passione di Didier per la musica e la mitologia country, il suo eroe è Bill Monroe, figura seminale nello sviluppo del Bluegrass, dal quale cerca di desumere tono, impostazione e in parte anche stile di vita.


Quando il solitario musicista conoscerà la tatuatrice Elise, tra i due nascerà un’istantanea storia d’amore tenuta insieme dalla relazione con la musica, ragione di vita per Didier ed espressione del tutto istintiva per Elise. 


Dal loro matrimonio nascerà Maybelle, in onore di Maybelle Carter, nota interprete country e voce di una delle versioni più conosciute di “Will the Circle be unbroken”. Durante la prima infanzia a Maybelle sarà diagnosticato un tumore, un evento che costringerà la coppia ad affrontare una  lunga battaglia dove il cerchio perfetto della famiglia rischierà di spezzarsi.




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